Come è nato lo Champagne?
Perché si dice ostriche e champagne?
Quale bicchiere va usato: la flûte o la coppa Asti?
Chi era il sig. Martinotti?
Queste sono solo alcune delle domande alle quali il docente Luigi Manzo, autore di testi storici dedicati alla miscelazione e ai distillati, ha fornito le risposte agli studenti (e non solo) dell’Istituto Marsano sede di Calvari (Genova), sede dell’indirizzo enogastronomico.
Evento organizzato dal docente di enogastronomia settore sala Diego Palma in collaborazione con i docenti di enogastronomia settore cucina Antonio Giorgio e Sebastiano Munzone, evento formativo fortemente voluto dalla Dirigente Scolastica prof.ssa Maria Orestina Onofri impegnata da sempre nel valorizzare il percorso formativo e professionale degli studenti dell’Istituto Marsano, creando un lab formativo abbinando i due percorsi di studio, agrario ed enogastronomico. Evento seguito da genitori e studenti.
L’incontro è iniziato con il dipinto di Jean-François de Troy, pittore alla corte di Luigi XV, con il suo Pranzo a base di Ostriche”, quadro che rappresenta un pranzo borghese dell’epoca, i cui ospiti banchettano a base di ostriche e champagne (mancano circa sessant’anni alla Rivoluzione francese, dove molti di quei protagonisti di quel quadro finirono ghigliottinati).
Nel quadro si nota il rinfrescatoio, il primo “frigo” portatile per bevande, interamente in legno, con ghiaccio dentro. Dal dipinto si è passato alla storia dello Champagne e delle differenze con lo spumante, non solo italiano, ma anche francese, sovietico e californiano. L’incontro si è concluso con una degustazione di fave e formaggio e salumi, prodotti all’interno dell’Istituto Enogastronomico e Agrario Bernardo Marsano.
Prof. Diego Palma
0