Tra le azioni di contrasto alla dispersione scolastica che la scuola ha intrapreso quest’anno, grazie al supporto dei fondi del PNRR (Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza ) grande partecipazione hanno avuto i percorsi di mentoring e orientamento. Presso il nostro istituto ne sono stati realizzati oltre un centinaio e la previsione per l’anno scolastico futuro sarà di altrettanti.
Di cosa si tratta? I percorsi di mentoring e orientamento sono progetti rivolti agli studenti che presentano particolari fragilità nella motivazione, nell’orientamento scolastico, professionale e nelle competenze di base e disciplinari. Sono strutturati in 10 ore, con cadenza settimanale e si possono svolgere o durante la mattinata scolastica, o in alternativa, 2 ore consecutive nella fascia pomeridiana. In questo secondo caso gli studenti hanno la possibilità di usufruire di un buono ticket per il pasto.
Cosa si fa durante un incontro di mentoring? Durante gli incontri lo studente viene supportato dalla presenza del mentor nella riflessione e nel riconoscimento, attraverso attività guidate che supportino le conoscenze capacità e competenze dell’alunno. Gli incontri sono occasioni di relazione e formazione in cui lo studente, attraverso il confronto con il mentor e la proposta di alcune attività, viene guidato nella riflessione su quelli che sono i propri bisogni emergenti in termini di motivazione all’apprendimento, di riconoscimento delle relazioni significative e di implementazione della propria competenza orientativa. Un lavoro di supporto alla riflessione e alla conoscenza di sé, rivolta non solo agli studenti che stanno attraversando un momento di difficoltà ma anche a coloro che vogliono iniziare a delineare il proprio progetto di vita.
Che cos’è la competenza orientativa? La competenza orientativa è l’insieme di quelle capacità, come il pensiero critico, la capacità di analisi, la capacità di resistenza alle frustrazioni, che permettono di gestire sempre di più in autonomia le proprie scelte formative e professionali. Agli studenti è sempre più richiesta la competenza orientativa come competenza trasversale e necessaria alla vita di tutti i giorni. La scuola da tempo è chiamata ad insegnare questa competenza e ad intraprendere quelle azioni necessarie, sia in ambito scolastico che extrascolastico, per svilupparla. Si veda come riferimento C.M. n. 43 del 2009 “Piano Nazionale Orientamento” e le conseguenti Linee guida nazionali per l’orientamento permanente del 2014 e le più recenti Linee guida per l’orientamento adottate con la D.M. n.328 del 22 dicembre 2022, che hanno introdotto, per l’anno scolastico 2023-2024, nelle scuole secondarie, di primo e secondo grado, le 30 ore di orientamento formativo per gli studenti.
Chi è il mentor? Il mentor è un esperto della relazione. Solitamente ha una formazione nelle scienze umane (pedagogica, psicologica o in scienze della comunicazione). Dunque un operatore formato e laureato che utilizza la relazione educativa in maniera intenzionale e progettuale con gli studenti. E’ proprio la relazione la parola chiave delle attività di mentoring poiché è attraverso di essa che si strutturano le condizioni attraverso le quali lo studente è portato ad una riflessione critica su di sé, all’interno di un clima non giudicante e aperto allo scambio di idee e alla creatività.
Cosa ne pensano i ragazzi? Diamo uno sguardo a quanto emerso dall’azione di monitoraggio dei percorsi mentoring realizzata attraverso colloqui e questionari di gradimento.
La maggior parte dei ragazzi che ha partecipato si posiziona tra i “molto soddisfatti” e “soddisfatti” dell’esperienza intrapresa; lo rifarebbero e lo consiglierebbero ad un proprio compagno. Credono sia servito a modificare l’atteggiamento nei confronti della motivazione, impegno, relazione e apprendimento, identificando principalmente tra gli obiettivi raggiunti la motivazione all’apprendimento, il miglioramento dell’impegno scolastico e delle relazioni. La maggior parte dei ragazzi si ritengono “molto soddisfatti” del proprio mentor.
Team Inclusione: Prof. Alessandra Piccini, Alessandro Sgambati, Gianna Campanella, Rossella Marino.
Revisione e pubblicazione Prof. Agnese Torre e Giulia Ieracitano
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